venerdì 30 gennaio 2015

Semifinale Australian Open, Djokovic elimina il campione in carica Stan Wawrinka

Tre ore e 30 minuti: questa la durata del match di semifinale tra Novak Djokovic e Stan Wawrinka, dove il serbo è riuscito a spuntarla in cinque set contro il campione in carica con il punteggio finale di 7-6 3-6 6-4 4-6 6-0. Dopo i due precedenti tra i giocatori sui campi di Melbourne (uno nel 2013 e l'altro lo scorso anno), dove la qualità del gioco era stata eccellente, questa volta i due non hanno tirato fuori il loro miglior tennis, concludendo la partita con un totale di ben 100 errori gratuiti (69 Wawrinka, 49 Djokovic) e con un servizio ben al di sotto dei loro standard. Nonostante questo, il numero uno al mondo raggiunge la sua quarta finale agli Australian Open (dopo quelle del 2008, 2011, 2012 e 2013, tutte vinte dal serbo) dove affronterà lo scozzese Andy Murray, vincitore ieri contro Tomas Berdych.

Di seguito il match point e l'intervista a fine partita di Novak Djokovic (sotto il video la traduzione).


"Negli ultimi anni abbiamo giocato sempre cinque set ed ero pronto per la battaglia, che è durata ben tre ore e mezza. Ci siamo spinti entrambi al limite per giocare bene e gli faccio i miei complimenti, è un grande giocatore e ha giocato un ottimo torneo. Ho giocato bene fino al terzo set, poi nel quarto ho giocato male un paio di game, sul 2-2 0-40. Lui è riuscito a tornare in partita, Stan è un giocatore eccellente e sa come sfruttare le opportunità, mi rende sempre la vita difficile in campo, nel primo game del quinto set stava per rientrare e per me è stato cruciale ottenere il break sul 2-0 per portarmi sul 3-0. Giocare una semifinale contro il campione in carica e di fronte ad uno stadio gremito ti dà molta tensione ed è molto emozionante, entrambi abbiamo cercato di dare il massimo. Io probabilmente sono stato troppo sulla difensiva soprattutto nel secondo e quarto set. Stan ha portato il match al quinto, dove sono riuscito a essere solido e a servire bene, e sono molto contento di essere in finale. Contro Murray sarà come tornare indietro nel tempo a quando avevamo 12 anni e abbiamo giocato per la prima volta l'uno contro l'altro, ci conosciamo da molto tempo e siamo amici fuori dal campo. Giocheremo di nuovo una finale dello Slam, ne abbiamo giocate molte e speriamo di giocare bene per far divertire tutto il pubblico." (traduzione di Chanty T.)  

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